Kokoro-no Bonsai Ten

Kokoro” è una parola giapponese che indica “mente, cuore e spirito”. Benché in italiano queste parole indichino concetti molto diversi tra loro, in giapponese invece corrispondono. Fondere in un tutt’uno aspetti tra loro apparentemente diversi, è stata la vera sfida che abbiamo affrontato in questa quarta edizione della mostra del Napoli Bonsai Club, inaugurata per la prima volta nel lontano 2006.
Sostrato della manifestazione, il tema della rinascita, nello stesso luogo dove tutto ha avuto inizio – la Città della Scienza – che a sua volta è rinata ancor più bella ed attrattiva dopo l’incendio che la deturpò nel Marzo del 2013. 

Rinascita quindi… della città di Napoli, nuovamente simbolo di un rinnovamento socioculturale che la proietta ad essere la metropoli più viva ed in fermento d’Italia… della Città delle Scienza, faro di divulgazione scientifica che vede nei giovani la vera risorsa del futuro… del Napoli Bonsai Club, associazione mai doma ritornata ad essere più attiva e propositiva di prima, che abbraccia la città tutta con un evento divulgativo unico nel suo genere, proponendo ai visitatori quel mondo culturale giapponese tanto mitizzato quanto sconosciuto.

Grazie all’eccezionalità della location, immersa con le sue vetrate tra la Baia e le aree industriali dismesse di Bagnoli, tra l’isolotto Nisida e gli scheletri dell’Italsider, si è potuto proporre un concept dispositivo non tradizionale, in cui ogni elemento si integrasse con lo scenario di fondo, a suggerire l’origine stessa di queste arti: la Natura.

Un approccio espositivo che strizzasse l’occhio al visitatore ignaro di tutte quelle regole espositive implicite del Kazari, permettendo una fruizione immediata di tutto ciò che era in mostra, dal più umile bonsai (ma non per questo meno bello) al più importante suiseki (già esposto alla JSE – Japan Suiseki Exhibition), ognuno elevato – dalla passione e dalla cura del suo “proprietario” – ad elemento d’arte, celebrando di fatto la diversità sia degli intenti che degli obiettivi.


Lo sforzo divulgativo da noi espresso in questa mostra – senza premi, senza né vincitori né vinti – è servito anche a sottolineare come queste arti abbiano una forte connotazione scientifico-filosofico-culturale, senza la quale, ad esempio, i bonsai ed i suiseki non sarebbero che piante e sassi spogliati di quanto d’importante hanno. Ma non solo… esponendo gli acerbi esemplari dei soci giovani del club, se da un lato abbiamo cercato di sottolineare quanto sia importante il fattore tempo, dall’altro abbiamo fatto un investimento a lungo termine proprio sui giovani, su chi inizia, vera linfa vitale di un movimento a volte troppo arroccato su vecchie ed anacronistiche posizioni. 

Un evento interdisciplinare quindi, caratterizzato dalla sinergia tra elementi diversi ma simili, che come in un’orchestra, ogni elemento coadiuva l’altro al fine di generare una meravigliosa sinfonia.
Se la Città della Scienza ne è stato il meraviglioso palcoscenico, ai molteplici musicisti che sono intervenuti va il nostro più sentito ringraziamento, in primis alle due associazioni patrocinanti, AIAS e NBSKE, che con i due rispettivi relatori Daniela Schifano ed Edoardo Rossi, hanno innalzato il livello culturale della manifestazione con delle conferenze di gran spessore. 

A Pino Codispoti, fotografo ed amico, che col suo progetto fotografico “Ulivi – Le forme della vita” ci ha mostrato il vero spirito del bonsai, e grazie al quale ha ottenuto, in modo del tutto inaspettato, il premio “Io difendo l’olivo”.  

A Gianni Picella, figura storica e fondamentale dell’associazionismo italiano, al quale siamo stati onorati di conferire un attestato di merito per tutto ciò che ha fatto – ed ancora fa – per la diffusione dell’arte bonsai. Lo stesso ha insignito col suo premio “Io difendo l’olivo” il prugnolo bonsai di Angelo Santoriello, per la sua bellezza naturale e spontanea

Alle Associazioni ed agli amici che in tutti questi anni ci hanno supportato e coadiuvato, rendendoci – di fatto – ciò che siamo, ed in particolare: Arbores Bonsai Club, Associazione Culturale Roma Bonsai, Associazione Toscana Amatori Bonsai e Suiseki, Bonsai Club Avellino, 06 Roma Bonsai, Shizuka Bonsai e Suiseki, Emilio Capozza, Antonio Chicca, Felice Colombari, Vito Di Venere, Andrea Freda, Tonino Guarracino, Geppino Mauriello, Enrico Sallusti, Francesco Santini, Angelo Santoriello, Zhong Quan Shi, Daniela Schifano, Vincenzo Schinella, Sandro Segneri e la sua Bonsai Creativo School, Andrea Terinazzi, Andrea Zambelli, ed agli altri amici che non hanno avuto la possibilità di essere presenti per ragioni varie, ma che hanno continuato a supportarci a distanza.

A tutti i soci NBC, che a vario titolo hanno reso possibile tutto ciò, ognuno dando ciò che era nelle proprie possibilità e capacità, in particolare a Francesco Morra ed Antonio Ceriello (autore tra l’altro del progetto fotografico “KOI”) grazie ai quali le persone hanno potuto conoscere l’arte della calligrafia giapponese e quella dei kokedama

Ed infine, ma non per ultimi, a Serena Criscuolo e Guglielmo Maglio della Città della Scienza, che prima di tutti hanno creduto e voluto questo evento, sostenendoci con indicibile professionalità, cortesia e disponibilità. 

Un successo corale, quindi, che ha saputo mostrare ed esprimere il meglio di tutti gli orchestrali in un clima sereno, collaborativo ed appassionato come in poche altre occasioni si sono vissuti, che conclude questa Kokoro-no Bonsai Ten 4.0 con il profondo pensiero di Mario Tassi (neo-socio NBC):

“Dei due kanji che compongono la parola bonsai, quello che preferisco è ‘sai’ (栽), letteralmente “coltivazione curata”. Da quando ho ricevuto in dono due anni fa questa pianta e da quando un anno fa ho umilmente iniziato un viaggio attraverso il do del bonsai, ho l’opportunità di apprendere, giorno dopo giorno, il senso della parola “cura”: che si tratti di un piccolo albero in un vaso o di qualsiasi altro aspetto della vita, avendo cura è possibile vedere ciò che ci circonda con occhi nuovi e lasciare spazio all’armonia (propria della natura) al posto dell’ordine (proprio dell’uomo).”

 

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