Cosa vuol dire fare bonsai?
Che cos’è il bonsai? Domanda apparentemente banale, ma se posta ai bonsaisti, ognuno darà una risposta diversa… personale.
A parte la spiegazione più o meno approfondita del termine bon-sai 盆栽, la base di questa arte (o pratica per chi preferisce) è il tempo. L’albero, nel suo continuo evolversi, da senso alle nostre attenzioni e cure nei suoi confronti. La mia sarà un visione un po’ troppo romantica del bonsai, ma il suo valore non è tanto legato alla sua forma ed alla sua estetica, quanto al tempo che ci è voluto per renderlo così com’è. Poco importa se l’esemplare di partenza non è un araki dal grande potenziale. Con l’amore, le giuste cure ed il tempo necessario, ogni brutto anatroccolo può diventare uno splendido cigno.
E’ il caso, ad esempio, di questo esemplare di ficus acquistato nel 2014 dall’amico Vincenzo Schinella, in uno dei soliti stand ANLAIDS. Quello che all’acquisto altro non era che il classico bonsai commerciale d’importazione cinese del valore di pochi euro, con le giuste cure ed attenzioni, sta diventando un Bonsai a tutti gli effetti.
Cos’è quindi il bonsai se non un silenzioso compagno di un viaggio in cui non abbiamo deciso quando partire, e non possiamo decidere dove arrivare? Ma il bello è proprio in questo, non è nella meta, quanto nel viaggio in sé, in cui ogni istante va vissuto nella massima pienezza, in quel qui ed ora che tutto relativizza ed esalta!